Il lato tenero del “terrore” della savana: una leonessa si prende cura dei suoi cuccioli (VIDEO)
I leoni, con la loro imponenza e il loro fascino di regnanti nella savana, non a caso si conquistano un posto ai vertici degli “animali più amati”. Simbolo zodiacale di miliardi di persone, identificato come forte, estroverso, coraggioso, sfacciato, i leoni affascinano tutti per il loro contrasto tra la tenerezza, talvolta adorabile osservando i cuccioli e la forza temibile degli esemplari adulti. Non a caso, a proposito di forza, si definisce una donna una leonessa quando si destreggia tra diverse sfide.
La gestazione di una leonessa dura circa quattro mesi, in media 110 giorni, al termine dei quali nascono da 1 a 4 cuccioli (in certi e rari casi fino a 6). Come molti altri animali, i leoncini nascono ciechi e aprono gli occhi solo dopo circa 60 giorni. Lo vediamo, ma ridotto “in scala” nei gatti che, in molti di noi, avranno visto o cresciuto fin da cuccioli.
Un dettaglio che incuriosisce molti è la grandezza delle loro orecchie fin dai primi giorni di vita. Questa caratteristica, frutto dell’evoluzione, serve a due scopi importantissimi: catturare i suoni della savana, indispensabili per sapere dove si trovano le prede e i predatori, e comunicare con mamma leonessa a grandi distanze tramite suoni particolari e acuti.
Le madri leonesse insegnano ai loro cuccioli le tecniche di caccia e di sopravvivenza, preparandoli alla vita selvaggia. I maschi generalmente lasciano il branco tra i 18 e i 24 mesi, mentre le femmine possono rimanere nel gruppo di origine.
La storia che ci racconta la guida professionista di safari Jaco Joubert, tramite il canale “Latest Sightings”, ci regala un momento di tenerezza e ci avvicina al mondo dei leoni. “Per identificare una leonessa che ha avuto dei figli basta osservare la sua pancia e notare i segni dell’allattamento”.
Kambula, la protagonista del video, è una leonessa che ha diversi segni di una gravidanza. Tutti volevamo vedere i suoi piccoli. “Quel giorno, l’abbiamo trovata da sola a girare per la riserva, diretta verso la vegetazione, ma non per cacciare. Non trovando i suoi cuccioli da diverse ore, mostrava un’evidente preoccupazione e anche i partecipanti al safari temevano che si addentrerebbe in una zona fitta di vegetazione, dove seguirla sarebbe diventato impossibile”.
Fortunatamente, la situazione si risolve nel migliore dei modi: “Dal nulla, è comparso un cucciolo di leone! Ne sono seguiti altri, per un totale di sei, che correvano e chiamavano per richiamare l’attenzione della madre. Sembrava dicessero: ‘Mamma, siamo qui!’. Correvano con tutte le loro forze”.
La madre si è seduta in un angolo e loro si sono poi avvicinati per saltarle addosso, desiderosi del suo latte. Tutti, come immaginiamo per altri felini, facevano le fusa e muovevano la coda. La leonessa li ha subito allattati, incurante della presenza degli umani a pochi metri di distanza che la osservavano. Ecco cosa ha ripreso chi ha raccontato questa storia e ripreso la scena in video.