Come piange un gatto? Come capire se c’è qualcosa che non va
Anche se viene spesso definito un animale molto diffidente, anche il gatto piange. I mici che vivono in casa hanno imparato a comunicare con i loro umani. Riescono così a far capire il loro stato d’animo, ma non è sempre semplice.
Come si fa a capire se c’è qualcosa che non va? Per capire davvero come piange un gatto bisogna conoscere il linguaggio che usa per comunicare con noi. I felini miagolano, ma non lo fanno sempre allo stesso modo.
Usano un tono di voce diverso per ogni cosa che vogliono dire. Quando un gatto piange, infatti, emette dei miagolii molto particolari che possono indicare sofferenza, noia o anche paura. A differenza degli umani, i mici non piangono per tristezza.
La maggior parte delle volte, un quattro zampe che piange lo fa per esprimere un disagio o una mancanza. Con uno studio pubblicato nel 2020 si è evidenziato che il miagolio di un gatto che piange è molto più lungo di quello di una semplice chiacchierata.
Tendenzialmente è più grave e ci si rende conto subito che è diverso dagli altri. Il tono di voce tende verso il basso, mentre quando un micio è felice il suo miagolio partirà dal basso per diventare sempre più acuto.
Già da questi piccoli particolari si dovrebbe capire se c’è qualcosa che non va nel gatto. Non si lamentano se non c’è una causa specifica. E il miagolio di quando chiedono cibo e coccole è completamente diverso da quello del pianto!
Nei cuccioli, però, il pianto è differente. Per attirare l’attenzione della mamma i gattini emettono un suono molto più acuto. Con il passare del tempo, imparano a comunicare con gli umani e non lo utilizzano più molto spesso. Il miagolio del gatto che piange fa pensare molto ad un lamento incessante. Fate attenzione al cambio del tono di voce del vostro micio, forse cerca di dirvi qualcosa!