Aveva una catena stretta al collo e lo sguardo rassegnato, cagnolino salvato dai maltrattamenti
Essere un soccorritore che lavora per salvare animali non è un compito facile. Spesso ci si trova di fronte a scene di inaudita crudeltà, come quella che ha coinvolto Chunk, un cagnolino dal volto tumefatto e l’aspetto davvero pessimo a causa di una esistenza con la catena stretta attorno al collo.
Una volontaria del RAD Rescue, durante un giro in California, ha notato Chunk e si è subito fermata per aiutarlo. Il suo volto era gonfio e sofferente, la catena gli impediva di respirare normalmente. Con del pollo come esca, la volontaria è riuscita a convincere Chunk a salire in macchina e lo ha portato d’urgenza dal veterinario. Il povero cagnolino era comunque tranquillo, come se si fosse rassegnato al suo destino di sofferenza.
Fortunatamente, il gonfiore era curabile e Chunk ha iniziato a riprendersi rapidamente dopo poche attenzioni. Il suo vero carattere, gioioso ed estroverso, è finalmente emerso. Serviva solo dell’amore e le cure di cui necessitava quotidianamente.
I volontari del RAD Rescue si sono impegnati a trovare una famiglia per sempre per Chunk. La ricerca non è stata facile, ma la loro perseveranza è stata premiata. In pochi mesi, Chunk ha trovato la sua casa ideale, dove vive felice e circondato dall’amore. La storia del cagnolino resta un esempio di speranza e di come l’amore possa trionfare anche sulla crudeltà.
La storia di Chunk ci ricorda l’importanza del lavoro dei soccorritori di animali e ci invita a non voltarci dall’altra parte di fronte alle sofferenze degli animali indifesi. Tutti possiamo essere “soccorritori per un giorno”, se solo vogliamo dare una mano alle creature bisognose.
La crudeltà verso gli animali è un problema che resta, ahinoi, diffuso. I soccorritori di animali svolgono un lavoro importantissimo, spesso con scarso riconoscimento. Ricordiamolo sempre: l’amore e la dedizione possono fare la differenza nella vita di un animale in difficoltà.