American Bully, i cani vietati in Inghilterra a causa di alcuni attacchi mortali
Lo scorso autunno, il governo britannico ha deciso di “vietare” la razza di cani American Bully. La misura legale arriva in risposta all’incremento degli attacchi mortali avvenuti proprio da questi cani. La decisione prevede che i proprietari di American Bully debbano registrare i loro cani di questa tipologia o saranno costretti a farli sopprimere.
L’Inghilterra ha provveduto recentemente a un ultimo avviso ai possessori di American Bully. Non resterebbe che registrare i cani entro il termine. In automatico, scatterà la regolamentazione che applicherà il divieto di possesso. In certi casi, alcune persone potrebbe dover essere costrette a procedere con l’abbattimento dei propri Bully.
Fino a ieri, i cani di razza American Bully registrati erano circa 30 mila in Inghilterra, ma si ritiene che il numero reale possa essere superiore. Queste misure drastiche sono state introdotte dal Partito Conservatore in risposta a un aumento degli attacchi, vietando anche la vendita, l’abbandono, la cessione e l’allevamento.
Solo lo scorso settembre, un uomo è rimasto ucciso in seguito a un attacco da parte di cani di questa razza. Nel 2021, un bambino di 10 anni di nome Jack Lis è morto a causa di gravi ferite alla testa e al collo provocate da un attacco di American Bully. La madre, Emma Whitfield, allora, aveva avviato un’iniziativa pubblica per chiedere che questa tipologia di cani non fosse permessa.
I proprietari, quindi, ad oggi devono presentare una richiesta specifica in tribunale e successivamente affrontare un giudice che valuterà il comportamento passato sia del cane che del proprietario. Quest’ultimo dovrà dimostrare di essere in grado di prendersi cura del suo Bully. Il cane, oltre a essere munito di un microchip, dovrà anche essere sterilizzato o castrato e potrà essere condotto in pubblico solo con guinzaglio e museruola. Il massimo del controllo per questo cane, ma anche per i padroni.