Vanno nei boschi per una rappresentazione storica della Guerra Civile, ma la loro missione diventerà salvare gattini

Michael Hammond e i suoi colleghi cosplayer, o meglio, figuranti per rievocazioni storiche della Tiger Light Guard, avevano programmato un fine settimana nei boschi. Per questo motivo e per il loro consueto revival storico hanno preparato i loro soliti oggetti. Si trattava di “giocare” nello scenario dell’era della Guerra Civile. Quindi hanno riempito le borse solo con il necessario per dei soldati del diciannovesimo secolo. Non è andato, però, tutto come immaginavano. Stavolta una scoperta inaspettata li ha lasciati sbigottiti e impreparati mentre stavano “combattendo” una guerra. La nuova missione sarebbe stata salvare gattini.

“Avevamo appena stabilito un picchetto sabato mattina. A un certo punto, uno dei sergenti è tornato dicendo che uno dei soldati aveva trovato una gattina”, racconta Hammond. “Secondo il soldato che l’ha trovata, miagolava molto forte, cosa che lo ha indotto a cercarla meglio. La gattina era completamente fradicia e miagolava molto preoccupata.

I soldati sapevano che aveva piovuto forte durante la notte. Era evidente la presenza del legno bagnato che stavano cercando di bruciare, ma non avevano idea che anche una gattina era rimasta vittima della tempesta. Fortunatamente, alcuni degli uomini avevano esperienza con il salvataggio di animali e sapevano esattamente come comportarsi.

“Senza pensarci, il capitano ha afferrato la sua coperta asciutta e vi ha avvolto la micia, poi l’ha messa nei pressi del fuoco”, continua il racconto Hammond. “La gattina si è calmata quando si è accorta che era in una coperta asciutta e si stava scaldando accanto al fuoco.” Gli uomini si stavano prendendo cura di questa nuova amica a quattro zampe ma, all’improvviso, un altro soldato irruppe con una notizia ancora più sorprendente. La micia era una sola di altri gattini rimasti soli e indifesi.

Il sergente è tornato gridando che avevano trovato altri due gattini”, ricorda Hammond. “È stato allora che ci siamo resi conto che questi gattini erano abbandonati. Se fossero stati gattini selvatici allevati da una madre selvaggia, non avrebbero potuto in alcun modo restare nei paraggi. Se fossero stati selvatici, questi gatti sarebbero stati abbastanza intelligenti da sfuggire alla pioggia”.

Così, i soldati hanno asciugato i gattini e li hanno messi accanto al fuoco per scaldarsi. Avevano a portata di mano solo il cibo mangiato dai soldati della Guerra Civile, quindi solo piccoli pezzetti di carne cruda ed essiccata. Non c’erano ciotole, ma qualcosa dall’attrezzatura era tornata utile. “C’erano delle pozzanghere su alcuni dei nostri attrezzi, e li abbiamo messi accanto, ma non volevano bere”, ha detto Hammond. “Un altro soldato aveva una ciotola di latta simile a una ciotola per animali domestici. L’abbiamo riempita d’acqua e loro si sono accalcati come se sapessero da dove venisse l’acqua.

Quando si sono sentiti sazi e idratati, i soldati hanno escogitato un piano per prendersi cura dei gattini fino al giorno successivo. “Una volta che li abbiamo nutriti e abbeverati, si sono scaldati abbastanza bene”, racconta Hammond. “Eravamo preoccupati che i gattini scappassero di nuovo, ma tutti li osservavamo a turno. Quando dovevamo andare a fare dimostrazioni o lotte, c’era un altro figurante in un’unità diversa che li guardava mentre facevamo attività lontano dal campo.”

Di solito, nulla può distogliere i soldati dai loro impegni, ma con una piccola squadra di gattini al seguito, hanno dovuto infrangere le regole. “Andare via da un evento è una cosa proibita, ma il capitano se n’è andato e ha preso del cibo per gattini”, ha detto Hammond. “Quando eravamo al campo, dormivano in una scatola che di solito ospita munizioni, ricoperta da una coperta di lana. Ogni volta che eravamo al campo, loro erano fuori e venivano controllati. Erano gattini davvero dolci”.

Il gruppo di figuranti si è innamorato subito dei gattini e, una volta terminato il fine settimana, sapevano che non avrebbero potuto separarsi dai piccoli. “Abbiamo discusso se passeggiare per il campo civile chiedendo se qualcuno volesse un gattino, ma, alla fine, sono tornati a casa con i soldati che li avevano adottati per il fine settimana”, ha detto Hammond. “Il primo gattino trovato ora è la mascotte del nostro gruppo e verrà portato ai nostri eventi, soprattutto quelli non legati alla battaglia.”

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