Un video mostra le ripercussioni dei maltrattamenti su due cagnolini abbandonati (VIDEO)
L’abbandono e i maltrattamenti lasciano dei segni molto profondi negli animali che li subiscono. Non si tratta solo di conseguenze fisiche o legate alle precarie condizioni di salute che ne conseguono. Quasi sempre, infatti, i cagnolini che vengono abbandonati a loro stessi vivono il trauma in maniera profonda. Per questo possono sviluppare un’evidente inclinazione all’ansia e possono manifestare molta paura e diffidenza nei confronti degli umani. Tuttavia, nulla è perduto: l’amore da parte di nuove persone può infondere nuova speranza in questi esemplari più sfortunati.
Il caso di Petra e Gunter, due cagnolini abbandonati quando erano molto piccoli, è esemplare. Non sappiamo molto su come sia stata la loro vita prima del ritrovamento in un’area di montagna. Quello che è certo, però, è che questi animali hanno sviluppato una paura molto forte nei confronti delle persone. E questo, ovviamente, può spiegarsi solo in un modo: i due cuccioli purtroppo devono aver subito dei maltrattamenti.
A testimoniare la loro perdita di fiducia nei confronti degli umani è un video diffuso dall’Agenzia per la protezione degli animali SVPAP. Questa associazione ha preso in carico i due esemplari appena dopo il loro ritrovamento. Come mostrano le immagini, i primi momenti nella struttura non sono stati affatto facili per Petra e Gunter. I due, infatti, erano molto reticenti nei confronti dei soccorritori, e si ponevano in maniera evidente sulla difensiva.
Il video in questione, infatti, mostra Petra mentre è sdraiata su un lettino ed evita del tutto il contatto visivo e fisico con i volontari. Gunter, addirittura, volta le spalle agli umani e si stringe contro un muro, come per proteggersi da loro. E’ evidente che i precedenti padroni hanno lasciato un segno indelebile in questi cuccioli di appena tre mesi.
Tuttavia, l’affetto da parte dei volontari ha dato a poco a poco i suoi frutti. Dopo alcuni giorni Petra e Gunter hanno cominciato a dimostrarsi più aperti verso i membri del rifugio, fino a che non sono stati pronti per l’adozione. Siamo sicuri che grazie alle nuove famiglie i due cuccioli sapranno lasciarsi alle spalle tutta la crudeltà che hanno conosciuto.