I Golden Retriever sono i protagonisti dei cani di campagna dell’anno vincendo anche dei trattamenti termali terapeutici
Ogni giorno, i nostri amici a quattro zampe riescono a intrattenere milioni di utenti in tutto il mondo. Hanno assunto notevole importanza nella nostra società, diventando come dei figli per moltissime persone. Possiamo assistere a ogni tipo di attività in cui i pelosi fanno da protagonisti, ma quello che andremo a vedere oggi ha davvero dell’incredibile. Infatti, questi Golden Retriever sono stati i protagonisti dei cani di campagna dell’anno, vincendo anche dei trattamenti termali terapeutici. I due si sono promessi amore eterno, svolgendo una vera e propria cerimonia. Non sorridere di fronte a questi scatti è praticamente impossibile.
Chanel e Barth sono due adorabili Golden Retriever che, nel mese di Giugno, hanno deciso di giurarsi amore eterno. Si sono sposati al Pet di Parigi, e il tutto sembrava essere una vera e propria cerimonia. I due sposini infatti avevano anche una damigella d’onore, Suzy, una tenerissima Spitz. La proprietaria di uno dei Golden Retriever ha anche spiegato i momenti di preparazione di questi pelosi, che si sono aggiudicati il titolo di cani di campagna dell’anno. Siamo sicuri che faranno sorridere anche tutti voi lettori.
“Chanel è stata molto coccolata nel suo ‘Bridal Day’ con diritto alla spa in una vasca vittoriana, massoterapia, cromoterapia, aromaterapia, musicoterapia e doccia ionizzante, tutto questo per garantirle un relax totale“, spiega Nayana, proprietaria di Chanel.
La voglia di giurarsi amore eterno era troppo grande, e non appena Chanel ha sentito il suo amato abbaiare, è corsa subito da lui. Tuttavia, nonostante gli invitati gli avessero spiegato che incontrare lo sposo prima del matrimonio portasse sfortuna, Chanel non è riuscita a resistere al suo istinto.
Così i due si sono giurati amore eterno, riuscendo a far sorridere migliaia di persone in tutto il mondo. Ancora una volta, i cani ci hanno dimostrato di essere molto di più che semplici animali.
